Storie
C'era una volta il Distretto. Storie e curiosità dell'Atene Sarda, dalla preistoria ai nostri giorni.
C'era una volta il Distretto. Storie e curiosità dell'Atene Sarda, dalla preistoria ai nostri giorni.
Nel 1926 Grazia Deledda venne insignita del Premio Nobel per la Letteratura.
Negli anni Venti dell’Ottocento, la costruzione della Strada Reale Carlo Felice rese più agevoli gli spostamenti tra il nord e il sud dell’isola. Macomer divenne la “porta” della Barbagia, l'avamposto per partire alla scoperta del Nuorese.
Nel clima di rinnovamento e sperimentazione che negli anni Cinquanta caratterizza a livello globale la società e la cultura, anche a Nuoro e nel Nuorese si affermano, nel campo delle arti visive, nuovi linguaggi e nuove istanze.
È il cuore della Sardegna, è la Sardegna stessa con tutte le sue manifestazioni. È il campo aperto dove la civiltà incipiente combatte una lotta silenziosa con la strana barbarie sarda, così esagerata oltre mare.
Per quanto l’origine della cultura nuragica sia ancora oggetto di dibattito, il quadro politico e sociale della Sardegna nel XVIII e XVII secolo a.C. non è quello tipico di altre comunità preistoriche a lei coeve.
Nel Settecento, la Sardegna passò dal dominio spagnolo a quello dei Savoia. Con lentezza e tra molte resistenze, ebbe inizio la trasformazione amministrativa, sociale e culturale della Sardegna.
Nel 1820 il Re Vittorio Emanuele I aveva emanato l’Editto delle chiudende, un provvedimento che autorizzava la privatizzazione dei terreni sino ad allora di proprietà pubblica.
Nuoro mantiene ancora oggi il primato nazionale di aver dato i natali all’unica donna vincitrice del Premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda nel lontano 1926.