Ten | Cenci Rinascimento contemporaneo
Descrizione
CENCI Rinascimento contemporaneo, di Piccola Compagnia della Magnolia
VENERDI’, 29 NOVEMBRE ORE 20.30 e SABATO, 30 NOVEMBRE ORE 10.30
TEN TEATRO ELISEO NUORO
Durata_80'
#giornatamondialecontrolaviolenzasulledonne
A pochi giorni dalla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Sardegna Teatro propone sul palco del TEN Teatro Eliseo Nuoro in prima regionale la nuova co-produzione con Piccola Compagnia della Magnolia di Torino.
CENCI è una tragedia in versi di Percy Bysshe Shelley, scritta durante una permanenza in Italia nell'estate del 1819. L'opera, ambientata nella Roma del 1599, drammatizza un manoscritto trovato dall’autore negli archivi del Palazzo Cenci di Roma. In esso sono riportati i terribili avvenimenti che arrivarono a estinguere una delle famiglie più nobili della città durante il pontificato di papa Clemente VIII. Nel 1935 Antonin Artaud riprende la vicenda e ne estrae un feroce dramma, un manifesto del suo “teatro della crudeltà”.
"Una storia siffatta, se narrata in modo tale da presentare tutti i sentimenti di coloro che l'hanno da tempo vissuta, le speranze e paure, le certezze e dubbi, le passioni e le convinzioni, vive all'interno e sopra di ciascuno di essi, eppure convergenti tutti verso un terribile epilogo, sarebbe come una luce che illumina alcuni degli abissi più oscuri e impenetrabili del cuore umano (...). Il più alto fine morale a cui si possa aspirare nel più elevato genere drammatico, è insegnare al cuore umano la conoscenza di sé stesso". Percy Bysshe Shelley
La storia racconta di Beatrice Cenci, eroina moderna capace di coraggio e determinazione, che subisce per tutta la sua breve vita gli abusi e le violenze di un padre tirannico e immorale. Per ottenere la libertà dal padre aguzzino lo fa uccidere, ma lei e i complici vengono scoperti e giustiziati pubblicamente l' 11 settembre 1599, benché il popolo romano fosse apertamente dalla sua parte. Vittima prima dei soprusi, poi della giustizia. Il processo spacca la città: "aver volontà di togliersi dall'ingiustizia è delitto o justizia?" Il giorno dell'esecuzione Caravaggio e Artemisia Gentileschi assistono alla decapitazione; quell'immagine si imprime nel loro sguardo, è una discesa ripida nella carne che genera visioni.
“Cenci traccia una linea che attraverso i secoli giunge a noi sinistramente intatta nel suo nucleo primordiale, seppur mascherata dietro civili sembianze. Vi si denuncia l’anarchia del male, la responsabilità personale dell’ingiustizia che si propaga all’intera società, la religione come fondamento e condanna dell’edificio sociale del nostro Paese, così malato e bisognoso di laicità. Siamo spettatori di un “mancato rinascimento” che la storia dei Cenci concede di osservare con dolorosa complicità; uno specchio nostrano che racconta l’identità italiana ma che abbraccia anche un’identità europea sempre più categorica e dogmatica.
Beatrice Cenci è oggi il simbolo di una vulnerabilità alla prepotenza del patriarcato imperante e dei modelli androcratici dominanti. Una donna del passato traccia il futuro. In questo nuovo viaggio teatrale siamo accompagnati da un custode, Antonin Artaud, teatrante, poeta, martire e visionario che ci sembra possa sovrapporsi a Beatrice Cenci, per tentare di congiungere arte e vita, corpo naturale e identità, per confondere i limiti, spostarli in avanti di continuo.” Giorgia Cerruti
"Il corpo umano è un campo di battaglia dove sarebbe bene che noi ritornassimo. C'è ora il nulla, ora la morte, ora la putrefazione, ora la resurrezione". Antonin Artaud
CENCI | Rinascimento Contemporaneo
Creazione 2024_ Progetto Vulnerabili 22.24
Scrittura drammaturgica a cura di Giorgia Cerruti Traduzione e riscrittura dell'opera di Shelley, Artaud, Stendhal e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci a cura di Giorgia Cerruti e Davide Giglio
Suggestioni da Shelley, Artaud, Stendhal, Dumas, Camus, Mary Shelley, Neige Sinno, Virginie Despentes e dagli atti del processo contro Beatrice Cenci
Ringraziamo Michele Di Mauro per l'utilizzo rimasticato di un suo scritto poetico
Regia | Giorgia Cerruti
Regista assistente | Alessia Donadio
Con Davide Giglio, Francesco Pennacchia, Francesca Ziggiotti, Giorgia Cerruti
Visual Concept, Disegno luci | Lucio Diana
Maschere | Lucio Diana, Adriana Zamboni
Sound design, fonica, tavolo sonoro| Guglielmo Diana
Tecnico luci| Francesco Venturino
Costumista | Serena Trevisi Marceddu Realizzazione costumi |Daniela Rostirolla
Danza storica | Monica Rosolen
Organizzazione| Emanuela Faiazza
Uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia, in coproduzione con Teatro Stabile di Torino/Teatro Nazionale, CTB/Centro Teatrale Bresciano, Sardegna Teatro, Scarti/Centro di Produzione, con il sostegno in residenza di Teatro Akropolis, Genova.
Lo spettacolo è inoltre parte del progetto ATELIER CENCI, svolto in collaborazione con I.I.C. Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia e Fundacja Teatr Wschodni/Lublino (Polonia) e vincitore del bando Boarding Pass Plus.
BIGLIETTI/INFO
INTERO | 10 €
RIDOTTO STUDENTE E OVER 65 | 7€
RIDOTTO STCARD E DCN PASSPORT | 5€
ORARI BIGLIETTERIA TEN: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13
Telefono/WhatsApp: +39 340 603 6671
Mail: ten@sardegnateatro.it
Online: Vivaticket
TEN Teatro Eliseo Nuoro | Sardegna Teatro
Via Roma, 73 08100 Nuoro
Telefono 340/6036671
mail ten@sardegnateatro.it