Sorgono
Descrizione
Sorgono si erge nel centro della Sardegna sul versante occidentale del Gennargentu, circondato da boschi di conifere, lecci, roverelle, castagni, noccioli e macchia mediterranea.
Nel suo territorio ci sono numerose sorgenti d'acqua che sgorgano dalle pareti rocciose, tra cui spiccano le fonti di Perda 'e Mantza e Erriu de Sauccu. La zona alterna montagne a dolci colline coltivate a cereali e vigneti di cannonau, monica e bovale, da cui si produce il vino mandrolisai.
Le testimonianze di epoca preistorica e protostorica sono numerose: circa una ventina di nuraghi, tra cui Orrubiu, Calamaera e Lò, e dieci tombe di Giganti, oltre al villaggio di Ruinacchesos, che testimoniano l'età del Bronzo.
L’area archeologica più nota è quella di Biru 'e Concas, che ospita una delle più straordinarie concentrazioni di menhir nel Mediterraneo, circa 200 tra protoantropomorfi, antropomorfi e statue-menhir, risalenti al periodo compreso tra il 3200 e il 1800 a.C..
Sorgono conserva ancora tracce della dominazione aragonese nel centro storico, caratterizzato da case in pietra e strette stradine. Ci sono importanti edifici come la Casa Carta e la Casa museo Serra, che ospita antichi arredi. Il museo del legno esprime l'arte dell'intaglio e dell'incisione.
Tra le chiese riveste notevole importanza la parrocchiale di Santa Maria Assunta, edificata in stile tardogotico, e altri edifici di culto come Nostra Signora d'Itria, San Giacomo e il santuario di San Mauro.
Quest’ultimo è un importante luogo di culto simbolo della Sardegna.
È composto da una chiesa tardogotica e da muristenes (le case dei pellegrini e fedeli) ed è circondato da alberi secolari sulle pendici del Monte Lisai.
La chiesa, costruita nel 1574, reca, nella sua facciata in trachite grigia un imponente rosone gotico, il più grande della Sardegna.