
Nuoro
Descrizione
Nuoro affonda le sue radici nelle storie di lotta per la libertà e nel fervore culturale che, a partire dall’Ottocento, le valsero il titolo di Atene sarda.
È una città situata nel cuore della Sardegna e custodita dal Monte Ortobene.
Questo monumento naturale, con il suo splendido belvedere, circondato da gole scoscese e valli incantevoli, presenta suggestive formazioni rocciose come i tafoni. Tra i boschi, i sentieri e le sorgenti, tra cui la Fonte Sa 'e Milianu, si possono osservare diverse specie animali e una ricca varietà di flora, inclusa una vasta gamma di orchidee.
Ogni anno, sulla cima del monte, sulla cui vetta sorge la Chiesa di Nostra Signora de su Monte, si svolge la Festa del Redentore, con una processione animata dai cori locali.
Ai piedi del monte, su versanti distinti, si trova il Santuario di Nostra Signora di Valverde, l’opera d'arte di Maria Lai Andando Via e la piccola Chiesa della Madonna della solitudine: la chiesa, oltre ad avere un portone bronzeo scolpito da Eugenio Tavolara, ha un significato particolare perché custodisce il sarcofago in granito nero levigato contenente le spoglie della scrittrice Grazia Deledda.
Nuoro ha una lunga storia e la vita preistorica è testimoniata da numerose tracce: dalle tombe dei giganti come quelle di Maria Frunza e di Janna Ventosa, datate tra il IV e il III millennio a.C., ai circa 30 nuraghi, tra cui spiccano quelli di Tanca Manna, di Noddule e di Ugolio.
Il primo nucleo della città, risalente all'epoca romana, è documentato dai resti archeologici trovati vicino al ruscello Ribu de Seuna.
Nell'Alto Medioevo, la popolazione si trasferì vicino alla sorgente Sa Bena, dando vita a Sèuna, il quartiere più antico della città.
Nuoro fu parte dei Giudicati di Torres e Arborea durante il periodo giudicale. Successivamente, subì il regime feudale imposto dalla corona d'Aragona e poi da quella di Spagna. Durante la dominazione sabauda, nel 1868, la città si ribellò all'editto delle chiudende chiedendo il ritorno alle antiche usanze con il grido a su connottu.
I moti, guidati da Paskedda Zau, avvennero nel Palazzo Mortoni, anche antica sede del municipio di Nuoro.
Nonostante le difficoltà, Nuoro continuò a crescere, sviluppandosi dai quartieri di Sèuna e Santu Predu.
Benché isolata, il fervore culturale attirò sulla città l'attenzione europea: artisti, studiosi e scrittori, tra cui Francesco Ciusa, Salvatore Satta, Sebastiano Satta e Grazia Deledda, resero famoso il capoluogo barbaricino.
Un impulso urbanistico significativo si ebbe negli anni Trenta quando la città di Nuoro, esattamente nel 1927, fu promossa al rango di Provincia.
In questi anni, su progetto di Angiolo Mazzoni, venne edificato il Palazzo delle Poste che sin dalla sua apertura è stato il fulcro del nuovo centro di Nuoro littoria e che grazie alla sua posizione strategica e predominante, ha contribuito a delineare le nuove direzioni di sviluppo dell'area in espansione: nelle immediate vicinanze si trovano la Camera di Commercio, l'Istituto Magistrale, il Liceo Ginnasio "G. Asproni", il Palazzo del Governo, la Casa del Mutilato e il vecchio ospedale San Francesco.
Poco distante, inaugurato nel 1939, anche l’ex Sanatorio Climatico, attuale Ospedale “Cesare Zonchello” e l’Ex Artiglieria, costruita tra la fine degli anni Venti e primi anni Trenta.
Nuoro è oggi riconosciuta come il simbolo della cultura e delle tradizioni sarde.
Il Museo Archeologico Nazionale G. Asproni espone in modo interessante il ricco patrimonio scoperto nella provincia di Nuoro, dall'epoca neolitica all'Alto Medioevo.
La città è sede dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), che gestisce l'importante Museo del Costume che presenta la vita quotidiana e la cultura materiale degli isolani, compresi l'abbigliamento, le maschere, l'alimentazione e gli strumenti musicali.
Anche il Museo Deleddiano, curato dall'ISRE, situato nella casa natale di Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, offre un viaggio nel tempo alla scoperta della società, dei luoghi e degli oggetti personali della scrittrice.
L'edificio si trova nel suggestivo quartiere di Santu Predu, caratterizzato da tipiche case in granito a due o più piani.
Nel centro della città si trova anche la famosa piazza Sebastiano Satta, creata nel 1967 da Costantino Nivola, con le statue bronzee, raffiguranti il poeta nuorese, inserite nelle cavità di imponenti massi di granito.
A pochissima distanza dalla piazza, dove si trova anche la casa natale di Sebastiano Satta, si possono visitare il MAN (Museo d'Arte provincia Nuoro), lo Spazio Ilisso, Il TEN (Teatro Eliseo Nuoro) e la galleria d’arte Mancaspazio, eccellenze che organizzano numerosi eventi.
A breve distanza anche l’ExMe (Ex Mercato), oggi luogo scelto da enti, associazioni, comitati e aziende per incontri, convegni, seminari e corsi di formazione.
A Sebastiano Satta è intitolata la storica biblioteca nata nel 1933 su iniziativa del Comune e della Provincia di Nuoro, col supporto del Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel quartiere di Santu Pedru, nella piazza San Giovanni, si trova anche una delle statue a lei dedicate e, seguendo la strada lastricata del Corso Garibaldi, si trova lo storico Caffè Tettamanzi, frequentato da Sebastiano Satta e dagli altri intellettuali di Nuoro.
Nel dedalo di stradine, tra piccole case e piazze - tra cui quella di Su Cuzone - del quartiere storico sorge anche la Chiesa di N.S. del Rosario e la Chiesa di San Carlo Borromeo, edificata ai primi del 1600 e custode delle spoglie mortali di Francesco Ciusa.
Di fronte alla chiesa si trova la casa natale dello scultore.
Nel quartiere più antico, Sèuna, si trova invece la Chiesa della Vergine delle Grazie, risalente al XVII secolo, molto venerata dai cittadini di Nuoro. La facciata è decorata da un grande rosone e un portale di stile rinascimentale con elementi gotici catalani.
La Cattedrale, dedicata a Santa Maria della Neve, invece risale alla metà dell'Ottocento. La scenografica facciata in stile neoclassico domina la piazza antistante ed è circondata da due campanili gemelli.
Intorno a Nuoro sorgono altri luoghi interessanti dal punto di vista storico e ambientale quali il cimitero monumentale, il parco Sant’Onofrio, il belvedere Badore Sini e il Pino secolare citato da Grazia Deledda.
Nuoro è una città affascinante che combina storia, cultura e bellezze naturali. È un luogo ideale per immergersi nella cultura della Sardegna ed esplorare la ricchezza dell'isola in termini di tradizioni, arte e paesaggio.