MancaSpazio | Un'altra volta ancora,  Giampaolo Todde
MancaSpazio | Un'altra volta ancora, Giampaolo Todde -

MancaSpazio | Un'altra volta ancora, Giampaolo Todde

Descrizione

A cura di Annamaria Cabras, Antonello Cuccu, Chiara Manca

Vernissage 20 giugno ore 18:30,  MANCASPAZIO, Via della Pietà 11, Nuoro

Dal mercoledì al sabato dalle 18 alle 20

Inaugura da MANCASPAZIO la prima mostra dedicata all'artista Giampaolo Todde dalla sua scomparsa avvenuta nel 1994 a Cagliari


Alcuni artisti lasciano un segno nitido nella storia dell’arte. Altri, invece, svaniscono lentamente nella nebbia della memoria collettiva, pur avendo tracciato percorsi significativi. Giampaolo Todde (1931–1996) appartiene a questa seconda categoria: non per mancanza di merito, ma per un fenomeno più complesso e sistemico, quello della rimozione silenziosa di presenze scomode o non allineate.

La mostra “Un’altra volta ancora” riattiva oggi la figura di Todde nel panorama artistico contemporaneo, non come tributo commemorativo, ma come presenza viva, interrogativa, quasi sospesa. MANCASPAZIO si fa spazio liminale in cui l’opera dell’artista torna a pulsare, non come reliquia del passato, ma come interlocutrice attiva del presente.

Tra gli anni Sessanta e Ottanta, Todde fu figura solida dell’arte contemporanea in Sardegna: partecipò a mostre collettive e personali, fu presente in musei e gallerie, rappresentato nella Collezione della Regione Autonoma della Sardegna, con l’interesse di critici come Salvatore Naitza e giornalisti come Aldo Brigaglia. 

Le sue opere mostrano una continua tensione alla sperimentazione e una straordinaria capacità di attraversare stili e materiali, dialogando con le istanze artistiche del proprio tempo.

“Un’altra volta ancora” non è una retrospettiva classica, né un atto di risarcimento: è un gesto critico che intende rompere le logiche della dimenticanza e interrogare il presente. Che cosa rende un artista visibile o invisibile? Come si costruiscono — e si smontano — le genealogie artistiche? In questa esposizione, l’opera di Todde non testimonia un passato ma incide il presente, rivelando quanto possa ancora dire, provocare, trasformare.

È un’occasione per riconsiderare i criteri della memoria culturale collettiva e per restituire dignità a un’opera che non ha mai smesso di chiedere attenzione, anche nel silenzio. In occasione del vernissage verrà presentato il catalogo della mostra, realizzato con le fotografie di Nelly Dietzel e su progetto grafico di Sara Manca, con i testi di Antonello Cuccu e Chiara Manca.