Dorgali | Frocheddos de Lana. Le tessitrici di Dorgali
Dorgali | Frocheddos de Lana. Le tessitrici di Dorgali -

Dorgali | Frocheddos de Lana. Le tessitrici di Dorgali

Descrizione

La mostra è visitabile presso il MIDAM via La Marmora n. 150 (Dorgali)

26 - 27 settembre orario continuato: 10-20

dal 30 settembre al 26 ottobre dalle 16 alle 20 lunedì chiuso

Il 26 settembre è stata inaugurata presso il MIDAM di Dorgali la mostra “Frocheddos de Lana. Le tessitrici di Dorgali”, ideata e allestita dalla Eikon di Nuoro su incarico dell’Amministrazione comunale.

L’esposizione si apre in concomitanza con le Cortes Apertas, ma proseguirà oltre le giornate della manifestazione per un mese, chiudendosi il 26 ottobre. Anche quest’anno l’Amministrazione di Dorgali ha deciso di arricchire l’offerta culturale del paese mettendo in evidenza la creatività dei propri artigiani.

Già nelle edizioni del 2023 con la mostra sulla ceramica artistica e del 2024 con quella sull’intaglio in legno per la pelletteria, si era voluta evidenziare l’abilità e la creatività degli artigiani locali e i loro dinamismo commerciale. Quest’anno si è deciso di esplorare l’attività della tessitura per la produzione dei tappeti che ebbe un fiorente sviluppo dalla metà degli anni ’50 al primo decennio del 2000 e che vide come protagoniste le donne artigiane e imprenditrici.

La tessitura è stata, infatti, tradizionalmente un’arte esercitata dalle donne in ambito domestico e per l’autoconsumo. Nel primi anni ’50 però, con l’arrivo in paese della sig.ra Emilia Musio Vismara, si aprì un nuovo capitolo per la produzione tessile e non solo a livello locale. La Vismara introdusse la tecnica della tessitura annodata, non praticata in Sardegna, e avviò, con il supporto della nascente ISOLA, una scuola per insegnare a giovani allieve la nuova modalità di produzione.

Inoltre apportò dei notevoli cambiamenti anche per quanto riguardava i decori e i motivi riprodotti nella tessitura sia per proprio gusto personale, sia per i contatti con artisti come Mauro Manca, Badas e Tavolara. In mostra sono presenti magnifici esempi di queste collaborazioni con manufatti creati su disegni di Mauro Manca, di Maria Lai, di Mario Spanu, di Giacomo Balla. Le artigiane formatesi alla scuola della Vismara e, successivamente ai corsi POA, aprirono propri laboratori rendendosi autonome economicamente e intessendo rapporti commerciali che le portano a frequentare le qualificate fiere di settore. Da questi contatti sono nati collaborazioni con la Galleria Niccoli di Parma e case di moda come Missoni, Biagiotti e Valentino di cui sono presenti in mostra alcuni pezzi.

Delle numerose botteghe presenti fin verso la fine degli anni ’90, ne è rimasta attiva solo una che continua a proporre tappeti tessuti sia con la tecnica dell’annodato sia con quella dei pibiones o della stuoia.