Salvatore Satta, nato a Nuoro il 9 agosto 1902 e morto a Roma il 19 aprile 1975), fu uno dei più grandi giuristi italiani e anche uno dei più grandi narratori, la cui produzione venne scoperta e pubblicata postuma
Salvatore Satta
Descrizione
Il titolo di Dottore sarà la prima tappa di un lungo percorso accademico incentrato sulle discipline giuridiche, che negli anni lo porterà più volte a cambiare la sede della docenza: da Camerino a Macerata, da Padova a Genova e infine a Roma; a Trieste, invece, sarà prorettore.
Il primo romanzo di Salvatore Satta, intitolato La veranda (1932), è stato una sorta di primo passo verso la scrittura.
La sua opera postuma, Il giorno del giudizio, pubblicata nel 1977 da CEDAM e due anni dopo da Adelphi, suscitò grande clamore per la descrizione apocalittica e spietata della Nuoro primonovecentesca e dei suoi personaggi che vengono sottoposti a un giudizio finale.
Questo romanzo, vincitore del premio Comisso e tradotto in sedici lingue, ha gettato una luce diretta e violenta sui quartieri e i luoghi simbolo della città, come i rioni di Séuna e San Pietro, il Corso Garibaldi e il celebre Caffè Tettamanzi.
Il pubblico di Nuoro accolse il romanzo con poco entusiasmo e con un certo risentimento. Tuttavia, la critica nazionale paragonò il romanzo a Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, mentre George Steiner lo paragonò all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.