Salvatore Fancello, nato a Dorgali il giorno 8 maggio 1916 e morto a Bregu Rapit il 12 marzo 1941, fu uno scultore, ceramista e pittore italiano
Salvatore Fancello
Descrizione
Nel 1930, grazie a una borsa di studio, ebbe l'opportunità di formarsi a Monza, presso l'Istituto superiore per le industrie artistiche (ISIA). Qui frequentò il corso per ceramisti e si guadagnò l'apprezzamento dei docenti, tra cui Marino Marini, Arturo Martini, Edoardo Persico e Giuseppe Pagano. Tra i suoi compagni di corso figuravano anche Giovanni Pintori e Costantino Nivola, suoi amici inseparabili.
Nonostante l'incomprensione iniziale, Fancello continuò a lavorare e mettere a frutto le sue conoscenze accademiche. In collaborazione con Lai, creò la linea di successo Creazioni Fancello, apprezzata anche da importanti acquirenti come La Rinascente.
La Sardegna, reinterpretata attraverso la lente del tempo e dei ricordi, costituisce il fulcro della produzione artistica iniziale di Fancello. Tra il 1933 e il 1935, l'artista diede vita a un celebre e personale bestiario sia su carta che in terracotta, rappresentando in modo fantasioso e stravagante la fauna isolana.
Il lavoro di Fancello, che si ampliava includendo costellazioni, paesaggi con figure femminili nude e vignette satiriche pubblicate su Il Settebello, ricevette grande apprezzamento a livello nazionale. Le sue opere furono spesso menzionate nelle riviste più prestigiose, come Domus, e ricevettero lodi da critici autorevoli, tra cui Giulio Carlo Argan.