Pietro Mastino, nato a Nuoro il 24 gennaio 1883 e morto a Nuoro il 19 marzo 1969, è stato un politico italiano.
Pietro Mastino
Descrizione
Figlio di un noto avvocato, frequentò le scuole elementari e medie a Nuoro e il Liceo Classico a Sassari, studiò legge presso la Regia Università di Torino, dove si laureò nel 1905, a soli ventidue anni.
Il 22 giugno 1910, Mastino divenne noto per la sua brillante arringa di difesa a favore di due uomini accusati dell'omicidio del Sindaco di Bitti. Questo caso attirò l'ammirazione dei magistrati e del pubblico, che rimasero colpiti dal suo rigore argomentativo e dal suo stile oratorio.
In aggiunta alla sua carriera legale, Mastino si dedicò anche ad un'intensa attività politica, manifestando un'opposizione fiera e intransigente al fascismo. Espresse le sue opinioni sul giornale "Il Solco", l'organo ufficiale dell'opposizione.
Dopo la Grande Guerra, alla quale prese parte come Tenente dei mitraglieri, fu tra i fondatori del Partito sardo d’azione: già nel 1919 era stato eletto deputato nella lista dell’Associazione degli ex combattenti, e poi nel 1921 e nel 1924 era stato riconfermato tra le file del PSd’Az.
In questo ruolo si impegnò per la ricostituzione della Provincia di Nuoro, oltre alla lotta per l'autonomia della Sardegna.
Nel 1924, dopo lo scandalo dell'omicidio di Matteotti, iniziò una decisa e strenua opposizione al fascismo che durò per tutto il ventennio. Tuttavia, dopo aver aderito al Comitato sassarese delle opposizioni, fu dichiarato decaduto dal suo incarico parlamentare e dovette tornare in Sardegna per riprendere la sua attività legale.
Nel 1932, il suo rifiuto di interrompere un'udienza penale per commemorare il Duca di Genova gli costò una sospensione di sei mesi dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e la degradazione a soldato semplice da parte dell’Autorità militare.
Solo dopo la caduta del regime fascista poté finalmente riprendere la sua attività politica.
Tuttavia, nel 1946, fu vittima di un infelice e violento episodio quando una bomba fu lanciata contro la finestra della sua casa in via Guerrazzi.
Nel 1945, Mastino partecipò alla Consulta nazionale e successivamente fu nominato Sottosegretario al Tesoro nei governi Parri e De Gasperi.
Nel 1946 fu eletto all'Assemblea Costituente e successivamente fu senatore di diritto dal 1948 al 1953.
Oltre al suo impegno a livello nazionale, il suo stimato ricordo è legato al suo ruolo di sindaco di Nuoro, dal luglio 1956 al gennaio 1961, nel quale si dedicò seriamente alla risoluzione dei problemi più urgenti della città, sia dal punto di vista economico che strutturale. Sotto la sua guida, venne sviluppato un piano urbanistico preciso, si prestò attenzione all'edilizia popolare e scolastica e furono migliorate le strade periferiche.