Pasquale Dessanay
Pasquale Dessanay - Daniela Spoto 2023, © CCIAA NU

Pasquale Dessanay

Descrizione

Pasquale Dessanay, nato a Nuoro nel 1868 e morto a Uras nel 1919, è stato un poeta italiano

Iniziati  gli studi ginnasiali a Nuoro, dovette abbandonarli perché costretto a trovare lavoro.
Inizialmente lavorò presso la Cancelleria del Tribunale e successivamente presso l'Ufficio del Registro.

A ventidue anni, nel 1890, Dessanay esordì come poeta con la prima raccolta di liriche tradizionali intitolata Neulas (Nebbie).
Dopo questo esordio editoriale giovanile non pubblicò più raccolte dei suoi componimenti, occasionalmente li affidò a riviste isolane come Stella di Sardegna e Vita Sarda e per il resto condannò i suoi versi all'oralità.

Questa svolta poetica di Dessanay, progressivamente libera da stilemi arcadici e richiami alla lirica italiana, lo consacrò come il poeta della scapigliatura e del realismo nuorese.
Egli criticò senza pietà il malcostume civile, ecclesiastico e amministrativo locale e difese appassionatamente le fasce sociali più povere e deboli.

Nel poemetto Sa morte de Pettenaiu (La morte di Pettenaiu), contenuto nei Canti plebei, rappresentò l'ecclesiastico avido e venale, completamente estraneo alle virtù di generosità e misericordia associate al suo ruolo.

Nel 1896, Dessanay, si dedicò alla stesura del libretto per l'opera lirica Rossella, tratta dal romanzo Don Zua di Ballero, in collaborazione con il compositore Priamo Gallisay. L'opera ebbe scarso successo e fu ampiamente ignorata dalla critica dopo il debutto nel 1897.

Antimonarchico, nel 1900 trascorse alcuni mesi in carcere con l'accusa di apologia di regicidio, poiché dopo l'assassinio di Re Umberto scrisse su un tavolino di marmo alcuni versi che esprimevano soddisfazione per l’accaduto.

Verso la fine della sua vita, Dessanay si trovò coinvolto in controversie spiacevoli e fu costretto a lasciare Nuoro e a trasferirsi nell'Oristanese, prima a Terralba e poi a Uras, dove morì poco più che cinquantenne.