Marianna Bussalai
Marianna Bussalai - Daniela Spoto 2022, © CCIAA NU

Marianna Bussalai

Descrizione

Marianna Bussalai, nata a Orani nel 1904 e morta a Orani nel 1947, è stata una scrittrice, poetessa, antifascista, indipendentista e attivista del Partito sardo d'azione

La madre morì giovanissima (nel 1909) lasciandola a soli cinque anni insieme alla sorella Ignazia.

Le sorelle Bussalai vissero affidate a Grazietta Angioy, zia dalla parte di madre.

Frequentò soltanto le scuole elementari a causa dei gravi problemi di salute che le impedivano di recarsi a Nuoro per portare avanti gli studi.

Si formò da autodidatta, leggendo le opere di autori sardi, nazionali e russi, traducendo le loro opere per renderle comprensibili ai compaesani e scrivendo poesie.

Marianna Bussalai
Marianna Bussalai - CC BY Commons Wikimedia - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Marianna_Bussalai.jpeg

Decise di dedicare tutta la sua vita al sardismo, ai diritti della donna e all’emancipazione del popolo Oranese che trovò in lei una guida e una insegnante.

Tra le mura della sua casa curava segretamente le lettere di corrispondenza con le amiche tra cui Mariangela Maccioni, Graziella Sechi-Giacobbe, Maria Catte e i suoi colleghi di partito come Pietro Mastino, Luigi Oggiano, Titino Melis (fratello di Mario) e perfino Emilio Lussu.

Intervenne, invitata dai compagni di partito, al congresso provinciale del Partito sardo insieme all’avvocato e leader dell’antifascismo nuorese Pietro Mastino, fondatore insieme a Lussu e Bellieni del Partito sardo.

Collaborò fino al 1926 a Il Solco, quotidiano del Partito sardo d’azione.

Lottò per l’autonomia e l’indipendenza della Sardegna perché fermamente convinta che l’indipendenza fosse il primo dei diritti di un popolo, venne per questo chiamata con l’appellativo di "Mariannedda e sos Battor Moros".

La tenacia ed il coraggio la portarono a dichiarare apertamente, a discapito della sua incolumità, il suo essere antifascista.

Durante il fascismo aiutò Emilio Lussu a nascondersi dalla polizia fascista in casa sua, all’interno di una botola sotterranea, evitando così la cattura.

Marianna Bussalai morì nel 1947, non riuscendo ad assistere a ciò per cui si era sempre battuta; infatti nel giugno del 1947 la Costituente approvò l’articolo 116 della Costituzione della Repubblica che includeva la Sardegna tra le regioni a statuto speciale.