Leopoldo Carta, nato a Nuoro nel 1878 e morto a Nuoro 1932, è stato uno scrittore, giornalista e intellettuale sardo
Leopoldo Carta
Descrizione
Nonostante la sua formazione tecnica e la laurea in Economia, manifestò un grande interesse per le arti e la scrittura, sia giornalistica che creativa.
Oltre ad essere un novelliere, scrisse brevi prose di ambientazione sarda raccolte nel libro Il regalo di nozze, pubblicato nel 1922.
Carta si dedicò anche alla drammaturgia e alla librettistica d'opera.
Oltre ad alcuni atti unici, scrisse i versi per la tragedia lirica Ghismonda, rappresentata per la prima volta a Roma nel giugno 1917.
Inoltre, a vent'anni dal debutto di Rossella, il primo melodramma sardo tratto dal romanzo Don Zua di Antonio Ballero nel 1894, contribuì con i testi poetici, scritti da Pasquale Dessanay, e le musiche di Priamo Gallisay.
La sua carriera giornalistica fu altrettanto intensa, essendo stato direttore della Gazzetta letteraria di Novara (1908-1910) e de Il Podestà, oltre a collaborare con riviste e importanti quotidiani regionali e nazionali come La Piemontese, La Nuova Sardegna, L'Unione Sarda, Il Popolo d'Italia, Il Marzocco e Il Gazzettino Sardo.
Come Grazia Deledda in passato, anche Leopoldo Carta descrisse la città di Nuoro su una rivista nazionale, Il Secolo XX. Il suo contributo, intitolato L'Atene della Sardegna e pubblicato nel giugno 1910, presentava una visione pittoresca della città, dipingendola come un affascinante borgo provinciale abitato sia da contadini semplici che da un'élite intellettuale di prestigio.
Carta cercava di riscattare l'immagine di Nuoro come luogo di delinquenza e di brigantaggio, presentandola invece come una "terra privilegiata di fervidi ingegni".