Giovanni Ciusa Romagna
Giovanni Ciusa Romagna - Daniela Spoto 2022, © CCIAA NU

Giovanni Ciusa Romagna

Descrizione

Giovanni Ciusa Romagna, nato a Nuoro il 20 febbraio 1907 e morto a Nuoro il 15 dicembre 1958, fu un pittore italiano

Nella sua giovinezza esplorò i paesi e le campagne della Barbagia insieme al pittore Bernardino Palazzi. Successivamente, seguì le orme dello zio Francesco Ciusa e si trasferì a Firenze per studiare all'Accademia di Belle Arti. 

Giovanni Ciusa Romagna nel 1926, in una foto di Piero Pirari
Giovanni Ciusa Romagna nel 1926, in una foto di Piero Pirari - © Archivio Ilisso
Giovanni Ciusa Romagna nel 1932
Giovanni Ciusa Romagna nel 1932 - © Archivio Ilisso

Tornato in Sardegna nel 1925, divenne un punto di riferimento nella scena artistica locale, esponendo regolarmente e ottenendo successo in importanti mostre. 

Nel 1933 realizzò opere significative, come i ritratti Fanciulla con boccale, Donna con frutta e la celebre Processione, che mostrano la sua originalità, maestria tecnica e scelte luministiche.

Giovanni Ciusa Romagna, Donna con frutta, 1928 olio su tela cartonata, Museo MAN
Giovanni Ciusa Romagna, Donna con frutta, 1928 olio su tela cartonata, Museo MAN - © Archivio Ilisso
Giovanni Ciusa Romagna, Processione, 1933, olio su tela
Giovanni Ciusa Romagna, Processione, 1933, olio su tela - © Museo MAN

Nel corso degli anni, Ciusa Romagna si concentrò su soggetti come donne, uomini, animali e paesaggi rurali della Sardegna. Tuttavia, esplorò anche la natura morta, trovando la possibilità di raccontare analiticamente non solo i tipi umani, ma anche gli oggetti inanimati. La sua modernità si manifesta nell'interesse per nuove occasioni comunitarie come le vacanze al mare e i carnevali colorati del dopoguerra, ma anche nel suo approccio al realismo sociale.

Giovanni Ciusa Romagna, Mietitrici, 1953 carboncino e gessetto su carta
Giovanni Ciusa Romagna, Mietitrici, 1953 carboncino e gessetto su carta - © Archivio Ilisso

Il tratto distintivo di Ciusa Romagna come disegnatore, affinato durante il suo apprendistato accademico, sarà tra i più riconoscibili nell'ambito dell'arte sarda. Le sue figure prendono vita sulla carta con ampi tratti di carboncino e sanguigna, che si uniscono alle illustrazioni pubblicate su Il Giornale d'Italia dal 1935 al 1940, periodo in cui fu autore. 

Inoltre, firmò alcune importanti copertine, tra cui quella per il romanzo postumo di Grazia Deledda Cosima.

Giovanni Ciusa Romagna, copertina per il romanzo di Grazia Deledda Cosima, Milano, Treves, 1937
Giovanni Ciusa Romagna, copertina per il romanzo di Grazia Deledda Cosima, Milano, Treves, 1937 - © Archivio Ilisso
Giovanni Ciusa Romagna sul monte Ortobene, Nuoro, settembre 1958
Giovanni Ciusa Romagna sul monte Ortobene, Nuoro, settembre 1958 - © Archivio Ilisso

Oltre alla sua attività artistica, si dedicò all'insegnamento e alle arti minori, fondando una scuola e promuovendo la rinascita delle manifatture sarde, in particolare grazie alla collaborazione con Eugenio Tavolara e Ubaldo Badas.

Giovanni Ciusa Romagna, Chiesa della Solitudine. Prospettiva interna, tavola di progetto. Sulla destra è visibile il sarcofago destinato ad accogliere le spoglie di Grazia Deledda
Giovanni Ciusa Romagna, Chiesa della Solitudine. Prospettiva interna, tavola di progetto. Sulla destra è visibile il sarcofago destinato ad accogliere le spoglie di Grazia Deledda - © Archivio Ilisso

Nonostante non avesse una qualifica di architetto, la sua versatilità si espresse anche nel campo delle opere pubbliche, contribuendo al restauro della Chiesa della Solitudine a Nuoro, in previsione del rientro della salma di Grazia Deledda e, in coppia con il pittore Carmelo Floris, realizzò una Via Crucis per la Cattedrale di Santa Maria della Neve.

Giovanni Ciusa Romagna, Ciance di campanile, 1931, olio su cartone, Comune di Nuoro
Giovanni Ciusa Romagna, Ciance di campanile, 1931, olio su cartone, Comune di Nuoro - © Archivio Ilisso

Alcune delle sue opere sono oggi esposte al MAN di Nuoro.