Giovanni Ciusa Romagna, nato a Nuoro il 20 febbraio 1907 e morto a Nuoro il 15 dicembre 1958, fu un pittore italiano
Giovanni Ciusa Romagna
Descrizione
Nella sua giovinezza esplorò i paesi e le campagne della Barbagia insieme al pittore Bernardino Palazzi. Successivamente, seguì le orme dello zio Francesco Ciusa e si trasferì a Firenze per studiare all'Accademia di Belle Arti.
Nel corso degli anni, Ciusa Romagna si concentrò su soggetti come donne, uomini, animali e paesaggi rurali della Sardegna. Tuttavia, esplorò anche la natura morta, trovando la possibilità di raccontare analiticamente non solo i tipi umani, ma anche gli oggetti inanimati. La sua modernità si manifesta nell'interesse per nuove occasioni comunitarie come le vacanze al mare e i carnevali colorati del dopoguerra, ma anche nel suo approccio al realismo sociale.
Il tratto distintivo di Ciusa Romagna come disegnatore, affinato durante il suo apprendistato accademico, sarà tra i più riconoscibili nell'ambito dell'arte sarda. Le sue figure prendono vita sulla carta con ampi tratti di carboncino e sanguigna, che si uniscono alle illustrazioni pubblicate su Il Giornale d'Italia dal 1935 al 1940, periodo in cui fu autore.
Oltre alla sua attività artistica, si dedicò all'insegnamento e alle arti minori, fondando una scuola e promuovendo la rinascita delle manifatture sarde, in particolare grazie alla collaborazione con Eugenio Tavolara e Ubaldo Badas.
Nonostante non avesse una qualifica di architetto, la sua versatilità si espresse anche nel campo delle opere pubbliche, contribuendo al restauro della Chiesa della Solitudine a Nuoro, in previsione del rientro della salma di Grazia Deledda e, in coppia con il pittore Carmelo Floris, realizzò una Via Crucis per la Cattedrale di Santa Maria della Neve.