Giorgio Asproni, nato a Bitti il 5 giugno 1808 e morto a Roma il 30 aprile 1876, è stato un politico italiano, tra le massime figure della storia moderna sarda e del Risorgimento italiano
Giorgio Asproni
Descrizione
Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università di Cagliari, abbracciò la vita ecclesiastica per volontà dello zio, il canonico Melchiorre Dore.
Divenne canonico penitenziere di Nuoro, dove insegnò teologia morale.
Nel 1847 con l’emergere delle sue idee democratiche, dei dissensi e delle ostilità contro l’ambiente clericale nuorese, decise di lasciare il sacerdozio e cambiare radicalmente vita per dedicarsi a quella che da allora e fino alla morte sarebbe stata la sua principale attività: la politica.
A partire dal 1849 sino al 1876 venne progressivamente eletto, e operò come deputato nel Parlamento subalpino, all’interno del quale si impegnò costantemente, affinché i principi repubblicani, insieme a quelli della laicità e dell'autonomia facessero parte del dibattito nazionale e del patrimonio istituzionale della nazione italiana.
Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille, raggiungendo Giuseppe Garibaldi prima a Palermo e poi a Napoli.
Nel 1864 fu chiamato da Giuseppe Mazzini a dirigere il giornale politico Il Popolo d'Italia, ruolo che ricoprì fino all'anno successivo.
La sua attività giornalistica fu molto importante e collaborò con molte testate nazionali e sarde.
La sua abilità nella scrittura si manifestò anche nel Diario politico pubblicato postumo in sette tomi, che ancora oggi costituisce un'opera di rilevanza notevole per la comprensione del Risorgimento italiano.
Sono noti, di Asproni, i rapporti con la Massoneria: nel 1867 aveva aderito alla neonata loggia fiorentina Universo.