Francesco Ciusa, nato a Nuoro il 2 luglio 1883 e morto a Cagliari il 26 febbraio 1949, è stato uno scultore italiano, considerato uno dei principali esponenti del movimento artistico del Novecento in Sardegna
Francesco Ciusa
Descrizione
Dopo aver conseguito il diploma, tornò in Sardegna e risiedette a Sassari per un anno, occupando uno spazio nello studio dell'amico pittore Giuseppe Biasi. Tuttavia, fu al suo ritorno a Nuoro che realizzò l'opera che attirò l'attenzione dei suoi compaesani e del mondo intero e che, ancora oggi, rimane la sua scultura più famosa: La madre dell'ucciso.
Si trasferirà a Cagliari nel 1409, dove diventerà un promotore della vita culturale della città e creerà alcune delle sue opere più famose, appartenenti alla serie chiamata I cainiti. Questa serie consiste in una serie di figure che rappresentano personaggi, rituali e gesti quotidiani del mondo pastorale barbaricino.
Durante il periodo di guerra, mostrò interesse per le arti applicate, in particolare la ceramica.
Nel 1919, fondò a Cagliari la manifattura SPICA (Società per l'industria ceramica artistica), che fino al 1924 produsse piccoli manufatti in terracotta dipinta a freddo, come scatolette, cofanetti, bomboniere, statuine e bassorilievi. Queste opere si ispiravano alla tradizione popolare sia nei soggetti sia nei motivi decorativi, con chiare influenze dell'arte Déco internazionale dell'epoca.
Nel 1925, l'artista assunse la direzione della Scuola d'arte applicata di Oristano, la prima scuola di questo genere in Sardegna, dove tra gli insegnanti figuravano anche i pittori Carmelo Floris e Giovanni Ciusa Romagna (suo nipote).