Antioco Giuseppe Casula, meglio noto con lo pseudonimo Montanaru, nato a Desulo il 14 novembre 1878 e morto a Desulo il 3 marzo 1957, è stato uno dei più importanti poeti in lingua sarda.
Antioco Giuseppe Casula, noto Montanaru
Descrizione
Iniziò a scrivere poesie nel 1899 e il suo esordio avviene con la pubblicazione del sonetto Desulo sulla rivista Piccola Rivista di Ranieri Ugo; quest’ultimo gli consiglia di pubblicare una raccolta di tutte le sue poesie e nel 1904 esce Boghes de Barbagia.
La pubblicazione fu molto apprezzata da critici e scrittori del tempo, come Raffa Garzia, Antonio Scano, Grazia Deledda e Sebastiano Satta.
Dopo aver lasciato la carriera nell'Arma, Montanaru tornò a Desulo, riprese gli studi privatamente e, conseguita la licenza magistrale, intraprese l’insegnamento scolastico, iniziando una battaglia per diffondere nella scuola la lingua sarda che considerava duttile e lucente come il metallo e corretta per esprimere i dolori e le gioie del popolo.
Nel 1922 pubblicò il suo secondo libro di poesie, Cantigos d’Ennargentu, che lo consacrò tra i poeti più grandi della Sardegna. Le sue poesie vengono tradotte in francese, in tedesco e in inglese. A questa raccolta segue, nel 1933, Sos cantos de sa solitudine e infine, nel 1950, Sa Lantia.
Montanaru, dopo la guerra, si unì al Partito sardo d'azione, con una posizione indipendentista. Conobbe importanti personalità letterarie, tra cui Ada Negri, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini e Max Leopold Wagner.
La casa di Montanaru, nel centro storico di Desulo, è oggi trasformata in museo dove, oltre ai costumi tradizionali del paese, sono esposti manufatti legati all'attività pastorale e quotidiana dell'Ottocento, nonché una mostra fotografica sulla transumanza e l'emigrazione dei desulesi nel sud dell'isola. L'annessa biblioteca conserva l'importante archivio del poeta.