TEN | GIOTTO- STUDIO PER UNA TRAGEDIA

Un tour nazionale che parte dal centro della Sardegna e toccherà diverse città d’Italia. A 20 anni dal G8 di Genova Babel crew in scena con Giotto - studio per una tragedia.
Uno spettacolo di accusa nei confronti di chi ha macchinato una tragedia. Una cronaca comprovata dei fatti del 2001 a Genova che ci fa riflettere sul perché, a 20 anni di distanza, ci troviamo ancora a chiedere una globalizzazione sostenibile e rispettosa dei diritti umani.
Il 9/10 giugno ore 21 al TEN Teatro Eliseo di Nuoro.
GIOTTO
studio per una tragedia di e con Giuseppe Provinzano
drammaturgia Gabriele Gugliara
luci Fabio Bozzetta
soluzioni scenioche Fernanda Filippi
produzione Babel crew
I fatti del 2001 al G8 di Genova tornano in scena con lo spettacolo di un alfiere dei Suttascupa, fondatore di Babel, Giuseppe Provinzano, che a differenza di Fausto Paravidino, al cui testo in qualche modo si riattacca, vi partecipò. I 65 intensissimi minuti del suo GiOtto-studio per una tragedia, di cui è l'unico interprete, iniziano col racconto del viaggio verso la manifestazione chiarendone le attese, mentre al suolo, sotto le foto attaccate ai fili trasparenti della graticcia, segna via via col gesso, in alfabeto greco, le sezioni della tragedia che si susseguono e si cala con minimi ritocchi di vestiario nei diversi personaggi. Ascoltiamo le previsioni dei compagni, dei No Global in arrivo, della polizia, per trovarci sul posto in piazza Alimonda dove l'entusiasmo cede il posto all'angoscia e piombare nell'orrore della Diaz e di Bolzaneto, dove tra i carabinieri fanno capolino " i figli del popolo" di Pasolini e si sentono le voci registrate dei testimoni e delle guardie in un quadro di sonorità impressionanti. E la sera tremenda e travolgente ci conduce dentro i fatti con una ricostruzione vera e paradossale dell'assurdità colpevole in cui viviamo . Da vedere assolutamente". (Franco Quadri - LA Repubblica)
SINOSSI
Nel luglio del 2001 a Genova si sono consumati degli eventi di una tragicità epocale, tali da riuscire ad annoverare Genova alla stessa stregua di grandi città palcoscenico di tragedie. Penso a una Genova che come Tebe, come Troia, possa diventare il luogo di una storia che resti nella memoria, luogo del mito e della sua tragedia.
Ma questa tragedia oggi non si può rappresentare
Forse potremo farlo tra 100\1000 anni, quando questa memoria sarà divenuta tale: essa non è rappresentabile per il semplice motivo che i fatti in questione non hanno ancora assunto valore di Storia avendo ancora valenza di Cronaca, perché nuovi risvolti emergono quotidianamente delineando nuovi elementi per una drammaturgia, perché i Protagonisti non sono ancora dei Personaggi in quanto ancora Persone. Questa città e la storia\cronaca di quei giorni vivono così questo parossismo tra urgenza di racconto e irrappresentabilità del tutto. Ma questa storia va raccontata. Ne ha tutto il diritto. Ne abbiamo tutto il dovere. Gli elementi perché questa rappresentabilità prenda atto d’altronde ci sono tutti:
Abbiamo un ragazzo morto da assurgere ad eroe e\o vittima.
Ne abbiamo un altro, assassino, candidato ad anti-eroe e\o vittima. Abbiamo “8 re” che malgrado tutto hanno passato un bel weekend. Abbiamo il loro esercito, che impavido, ha seminato il terrore tra le folle.
Abbiamo circa 500000 persone che già hanno gridato in “coro”.
In attesa che i tempi per una tragedia siano maturi ho delineato la forma drammaturgica determinata dall’accadimento degli eventi. In tal senso la struttura della tragedia classica mi è venuta in soccorso quale primo tassello perché questa inizi ad andare in scena:
– un prologo per raccontare in forma spettacolare l' organizzazione dell'evento da ogni punto di vista.
– una parodos: l'ingresso del "coro" dei manifestanti e delle loro idee
– Gli stasimi, quali commento del coro, sono affidati a una drammaturgia sonora realizzata
con sonorità-live from Genova 'O1
– 2 episodi, 2 facce della stessa medaglia: un black block e un poliziotto.
– un messaggero: come in ogni tragedia che si rispetti, racconterà ciò che gli occhi non
hanno potuto vedere: le atrocità di Bolzaneto.
– Un esodo:il coro esce\lascia Genova,lasciando le proprie considerazioni
ticket unico 5€
Prenota subito qui: https://bit.ly/34Uq6fC
o acquista direttamente in biglietteria al TEN dalle 10 alle 12 e dalle 17 fino a inizio spettacolo
Per info: ten@sardegnateatro.it
340/6036671
Il progetto TENGreen - radici nel futuro andrà avanti sino al 15 giugno con numerosi altri eventi
Il progetto nasce per contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dettati dall’Agenda 2030 dell'ONU.
TEN Teatro Eliseo Nuoro | Sardegna Teatro
Via Roma, 73 08100 Nuoro
Telefono 0784 30432 | 3495818212 | 3472617911
mail ten@sardegnateatro.it