Nicolina Deledda

Nicolina Deledda

Più giovane di otto anni rispetto alla più nota sorella scrittrice e, come lei, autodidatta, Nicolina Deledda fu pittrice, illustratrice e convinta sostenitrice del valore delle arti cosiddette minori o applicate. Particolarmente aggraziata e sensibile ai vezzi della moda, fu parimenti dotata di grande personalità, e scelse di dedicare la sua lunghissima vita solo ed esclusivamente all’arte, senza mai accasarsi. Amica dei maggiori esponenti dell’intellighenzia sarda tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, nonché delle figure più autorevoli del movimento Arts and Crafts italiano e dei maggiori intellettuali frequentati dalla sorella Grazia – a Roma come nelle residenze estive di Viareggio e di Cervia – collaborò con lei a più riprese, illustrandone alcuni racconti editi sulla stampa nazionale. Indipendente e convinta che l’osservazione della natura fosse la migliore delle accademie, continuò a coltivare in modo autonomo le sue passioni fino all’età più tarda, paga di quella vita lontana dalla mondanità che aveva preferito condurre dopo un intervento chirurgico affrontato a trentotto anni. Mentre i disegni di accompagnamento alle novelle possono ancora vedersi sulle riviste d’epoca, il resto della sua produzione appartiene ora a collezioni private. A Nicolina Deledda si deve un noto ritratto del 1908 del futuro Premio Nobel, che vi appare tratteggiata a matita e con gli occhi socchiusi: “sorella”più che artista affermata, e ancora vaga del suo più illustre avvenire.

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