Giovanni Ciusa Romagna

Giovanni Ciusa Romagna

Quello del pittore Giovanni Ciusa Romagna è un talento spontaneo: già la sua nascita nel 1907, anno in cui lo zio scultore Francesco trionfa a Venezia con La madre dell’ucciso, si pone, del resto, sotto le insegne, anche familiari, dell’arte. Abile disegnatore, partito per Firenze appena quattordicenne per frequentare l’Accademia, quando torna in Sardegna nel 1925 si dedica alla rappresentazione della vita popolare isolana, ma l’assiduo aggiornamento sulle novità artistiche nazionali, favorito anche dai viaggi nel resto della Penisola e dalla frequentazione delle Biennali, tenderà a distinguerlo dai colleghi, mostrandone l’affinità con le correnti novecentiste e l’interesse per lo stile e gli orientamenti verso il realismo sociale. Animo versatile, oltre che pittore sarà insegnante, esperto di arti applicate e finanche progettista per i restauri di edilizia civile e religiosa nuorese ai quali prenderà parte nel secondo dopoguerra. Una morte improvvisa e precoce quanto il suo talento lo toglierà troppo presto da quella scena culturale che su di lui contava in quanto animatore e accentratore. Diverse sue opere sono custodite dal Museo MAN di Nuoro, che fino al 2012 ha voluto che il volto della sua Donna con frutta (1928) fosse immagine simbolo della collezione permanente di arte sarda. Questo dipinto, insieme ad altri significativi della sua produzione, si trova esposto presso la Biblioteca della Camera di Commercio di Nuoro, che ne detiene la proprietà.

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