Giorgio Asproni

Sacerdote fino ai trentanove anni, e poi fuoriuscito dall’Ordine per votarsi definitivamente alla causa politica, il bittese Giorgio Asproni è una figura di intellettuale tra le più integre e rigorose del Risorgimento italiano. Amico e sodale di eroi nazionali quali Giuseppe Mazzini, Giuseppe Garibaldi e Carlo Cattaneo, sempre schierato su posizioni di sinistra e fervente sostenitore della causa repubblicana, nei ventisette anni trascorsi in Parlamento (1849-1876) si distinse per oratoria, esperienza e competenza al punto da divenire il più apprezzato politico sardo della seconda metà dell’Ottocento, eroe omaggiato anche nei versi poetici del nuorese Sebastiano Satta e del desulese Antioco Casula (Montanaru). Il suo Diario politico, pubblicato postumo, è un’opera monumentale, nonché fonte imprescindibile per la comprensione della storia dell’Italia risorgimentale. Alla sua morte venne proclamato il "lutto ufficiale". La sua dimora natale di Bitti è ora una Casa Museo, mentre il Regio Ginnasio di Nuoro – attuale Liceo Classico – è stato a lui dedicato. Una targa nella omonima via cittadina ne ricorda la figura, mentre sulla sua tomba romana nel Cimitero del Verano campeggia la scritta NON FLECTAR.