Francesco Ganga Cucca - "Maestro Predischedda"

Maestro di scuola sui generis e poeta improvvisatore in dialetto nuorese, Francesco Ganga Cucca è un personaggio allo stesso tempo singolare e archetipico dell’“Atene della Sardegna” tra Ottocento e Novecento. Il ricordo della sua figura vive tutt’oggi di una duplice anima: quella professionale, in qualità di insegnante; e quella letteraria, ora nelle vesti di “Frate Sole” (nel volumetto Frate Sole e i Sette Fratelli, scritto dal collega Menotti Gallisay nel 1927); ora come “Maestro Manca detto Pedduzza”, secondo le mentite spoglie conferitagli da Salvatore Satta in qualità di personaggio per Il giorno del giudizio (1977); ora come vero e proprio autore di versi estemporanei, ricordato da Gonario Pinna nella sua Antologia dei poeti dialettali nuoresi compilata nel 1969. In pochi altri casi, specie per l’assenza sostanziale di documentazione scritta, è difficile scindere i tratti “storici” da quelli “leggendari”. Tuttavia, a conferma di quella che ne fu anche la filosofia di vita, resta forse valido il testamento poetico riassunto nei versi «Sa bida la professo/ Chin d’una dimizzana/ De cudd’ ‘e zia Tatana/ Faragone», popolarissimo canto in vernacolo oltre che espressione di un innegabile genius loci del capoluogo barbaricino.
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