Costantino Nivola

Diviso tra Orani, Milano, New York e Long Island, tra grafica, pittura murale, scultura e arte pubblica, Costantino/Antine/Tino Nivola è uno tra i più noti e poliedrici artisti sardi del XX secolo. Nato in una famiglia di muratori, dopo gli studi all’ISIA di Monza con gli amici Salvatore Fancello (di Dorgali) e Giovanni Pintori (di famiglia nuorese, ma nato a Tresnuraghes), e dopo l’esperienza a Milano come direttore artistico della Olivetti, nel 1939 emigrerà negli Stati Uniti, per tutelare la moglie Ruth Guggenheim dalle appena promulgate leggi razziali e se stesso dalle mire della polizia fascista. L’approdo in America sarà cruciale per lo sviluppo della sua riflessione artistica, sempre scandita da un continuo oscillare tra il vecchio e il nuovo continente, tra memoria e progresso, in una costante sperimentazione di tecniche e medium condotta spesso venendo a contatto con i più celebri esponenti del Modernismo: fortissimo sarà soprattutto il suo rapporto con l’architetto Le Corbusier, così come molto importante sarà la branca del suo lavoro legata agli spazi urbani e architettonici. L’espressione “sintesi delle arti” è forse quella che meglio definisce lo specifico della ricerca di Nivola, mentre un rispecchiamento del suo percorso estetico ed esistenziale è offerto dall’omonimo Museo di Orani, che oltre ad ospitare una buona rappresentazione del lavoro dell’artista si apre periodicamente a residenze internazionali. A Nuoro, la Piazza dedicata al poeta Sebastiano Satta porta la sua firma (1967), così come, nel paese natale, la facciata della Chiesa di Sa Itria, decorata nel 1958.