Camera di Commercio di Nuoro

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L’attuale sede della Camera di Commercio – originariamente denominata Palazzo del Consiglio dell’Economia Corporativa – è uno degli edifici simbolo della Nuoro littoria, ovvero della città divenuta Provincia nel 1927 e fatta oggetto dal potere centrale di un rinnovamento d’immagine tramite la costruzione di una serie di uffici di utilità pubblica nonché di rappresentanza politica del vigente regime. Progettato dal veneto Pietro Bartorelli, lo stabile venne inaugurato nel 1938 (i lavori erano iniziati nel 1935): esso porta dunque la firma di un architetto non sardo, ma che in qualità di funzionario del Genio Civile si trovò a operare nell’Isola negli anni tra il 1936 e il 1941.

Lo stesso Genio Civile, nel 1934, aveva già approntato una prima proposta progettuale in pieno “stile Novecento”, che prevedeva la presenza di uno scalone d’onore e di due porticati distinti per permettere ingressi separati agli uffici e ai saloni di rappresentanza (per entrambe le tipologie d’ambiente era prevista anche un’apposita decorazione); essa fu tuttavia giudicata eccessivamente costosa dal Ministero delle Corporazioni, e venne dunque respinta. Invece, per il suo disegno, corrispondente a criteri di sobrietà e funzionalità, Bartorelli si ispirò scientemente a un modello destinato ad avere grande fortuna in quegli anni, ovvero la palazzina romana sul lungotevere Arnaldo da Brescia realizzata da Giuseppe Capponi tra il 1927 e il 1928.

Ciò che ancora oggi colpisce maggiormente lo sguardo dell’osservatore contemporaneo è la peculiarità della collocazione dell’edificio nello spazio – con l’ingresso ad angolo nell’incrocio tra via Deffenu e via Papandrea – e la contrapposizione di volumi lungo l’intera facciata: la parte inferiore risulta convessa, quella superiore è concava, mentre le aperture delle finestre su più piani sono chiaramente definite dalle profonde strombature e prive di elementi decorativi di cornice. La Camera di Commercio si ritrova inoltre a dialogare stilisticamente con alcune altre importanti costruzioni realizzate in quegli stessi anni, ovvero il Palazzo delle Poste nella sottostante Piazza Crispi (1925-27) e soprattutto i due edifici scolastici superiori negli immediati paraggi: il Liceo Ginnasio “G. Asproni” (1930-32), con ingresso nella vicina via Dante, e il “dirimpettaio” Istituto Magistrale (1935-41), di cui riprende l’originale andamento curvilineo; di particolare suggestione è proprio il sistema di corrispondenze rispetto a quest’ultimo, a sua volta caratterizzato da importanti “sinuosità” perimetrali che fanno assumere un emblematico valore urbanistico alla via Papandrea e all’intero isolato.

A partire dal 2009 gli ambienti nell’ala sinistra del pian terreno – in parte seminterrati, e sede deputata originariamente alla custodia degli archivi – sono stati sottoposti a un’operazione di riallestimento curato dall’architetto Antonello Cuccu, che nel 2011 ha permesso di inaugurare un nuovo spazio pubblico cittadino fruibile in qualità di biblioteca e pinacoteca. All’interno di una nuova scaffalatura in legno di castagno a tutta parete, realizzata da artigiani locali, trovano ora collocazione circa 5.000 volumi: testi di argomento prevalentemente economico e giuridico, trattati di diritto commerciale e amministrativo, studi sociali, oltre che una parte dei documenti d’archivio dell’Ente stesso, tra cui il Notiziario Economico della Provincia di Nuoro, una pubblicazione curata dalla stessa Camera di Commercio dal 1946 al 1980 e vero fiore all’occhiello della biblioteca. Nel bussolotto d’ingresso (che conserva l’originale pavimentazione in marmo verde ed è arredato con mobilio degli anni Trenta, tra cui la stessa porta a vetri), come anche nel lungo corridoio interno e nelle cinque sale di varia grandezza dotate di postazioni per lo studio e la consultazione, sono stati ordinati alcuni tra i numerosi dipinti di proprietà dell’Ente, che fin dalla sua fondazione ha acquistato con costanza opere di artisti sardi del Novecento e di quelli nazionali che ebbero occasione di esporre nelle periodiche mostre cittadine. Distribuite tra i vari ambienti secondo un criterio prevalentemente tematico, tra le sessanta opere spiccano i numerosi paesaggi, una ridotta ma significativa selezione di opere d’arte grafica isolana e alcuni importanti dipinti di pittori del primo Novecento sardo (da Antonio Ballero a Giuseppe Biasi), tra cui la famosa triade che nel 1933 valse a Giovanni Ciusa Romagna il Premio dei Giovani alla IV Mostra Sindacale di Cagliari: la Processione in onore di San Sebastiano e la coppia di ritratti formata dalla Fanciulla con boccale e dall’iconica Donna con frutta, per anni protagonista del banner pubblicitario del Museo MAN (che la esponeva in comodato d’uso).

Il 12 ottobre 2014, insieme con il Palazzo delle Poste e il Palazzo del Governo nella vicina via Deffenu, la Camera di Commercio è stato protagonista dell’iniziativa del Fondo Ambiente Italiano FAIMARATHON: Alla scoperta della vecchia Nuoro: architettura razionalista.

 

Bibliografia essenziale

F. Masala, Architettura dall’Unità d’Italia alla fine del ‘900, Nuoro, ILISSO, 2001.